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 WLTP e flotte aziendali: cosa cambierà?

WLTP e flotte aziendali: cosa cambierà?

Nel settembre del 2017 è entrata in vigore per la prima volta una nuova procedura di omologazione europea per rendere più trasparenti i dati di omologazione di tutte le auto.

A partire dal 1° settembre 2017 solo per i nuovi modelli, e dal 1° settembre 2018 per tutti i veicoli trasporto persone in produzione (omologati M1 ed M2), emissioni e consumi vengono misurati utilizzando il nuovo ciclo emissioni WLTP, acronimo che sta a significare: Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure.

Il nuovo test ha preso il posto della vecchia procedura NEDC: New European Driving Cycle, che risale al 1970.
L’obiettivo di questo cambiamento è quello di rendere molto più vicini ai valori reali i consumi e le emissioni dichiarati dalle Case automobilistiche in fase di omologazione dei nuovi modelli.

I parametri del WLTP

I parametri del WLTP sono diversi da quelli del vecchio ciclo:

1) la durata del test passa dai 20 minuti del NEDC ai 30 minuti previsti dalla nuova normativa;
2) il chilometraggio da 11 a 23/25 km,
3) la velocità media da 34 a 46,5 km/h e quella massima da 120 a 131 km/h.

Al WLTP, inoltre, si affiancherà l’RDE: la Real Driving Emission.

In questo modo, ai classici test di laboratorio, necessari per la misurazione delle emissioni inquinanti, si aggiungeranno anche le prove su strada, che diventano fondamentali per simulare l’uso reale del veicolo e verificare l’attendibilità dei dati raccolti.

I paesi che adotteranno il WLTP

La procedura WLTP sarà adottata da tutti i membri dell’UNECE (EU-28, Norvegia, Islanda, Svizzera / Liechtenstein, Turchia e Israele), invece altri paesi come Cina, Giappone, Corea del Sud, Russia, India e Stati Uniti, hanno firmato l’accordo WLTP, sono attualmente monitorati ma non hanno ancora comunicato alcun calendario di attuazione.

Cosa cambia per le aziende e le flotte aziendali

Questi nuovi test di omologazione sono molto più severi, e hanno impatti importanti sulle strategie delle flotte aziendali: con l’entrata in vigore del ciclo WLTP per tutte le auto di nuova immatricolazione, avvenuta ufficialmente lo scorso primo settembre, i valori medi dei consumi e del CO2 dei veicoli sono destinati ad aumentare sensibilmente, con un incremento medio del 30%.

Per le case automobilistiche, al fine di restare al di sotto dei valori limite di CO2 fissati dall’Unione Europea, e di evitare quindi le pesantissime sanzioni previste, questo cambiamento simboleggerà uno stimolo a proporre modelli sempre più sostenibili e innovativi, con ampio ricorso all’impiego di altre energie e alla produzione di motori ibridi e/o elettrici. In questi mesi hanno cominciato comunque ad adeguarsi ai nuovi parametri, riomologando di fatto tutti le loro gamme, implementando cospicui piani organizzativi e effettuando investimenti per rendere i motori più green.

Invece per quanto riguarda le aziende private responsabili delle grandi flotte aziendali avranno degli strumenti migliori e più trasparenti per la scelta delle vetture su cui investire in futuro.

Le imprese, in special modo le multinazionali che devono rispettare determinati limiti in termini di emissioni delle flotte, avranno la necessità di rivedere le loro strategie e modificare car policy e car list.

Una prima conseguenza infatti riguarderà la gestione degli ordini e la scelta delle auto: le aziende che fino ad oggi hanno adottato una politica “user chooser”, con la possibilità di far scegliere al driver la propria auto e le caratteristiche relative, saranno costrette a inserire dei vincoli precisi.

Una seconda conseguenza naturale sarà lo slittamento dei tempi di consegna di alcuni veicoli, a causa della necessità di adeguamento da parte dei Costruttori.

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